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Un corso di sushi per fare un dolce a tre piani

Dieta, corse all’aperto, iscrizione in palestra, cibo proteico, appuntamento dal nutrizionista, allenamenti online…

È importante tenersi in forma, avere cura dell’aspetto e soprattutto stare bene nel proprio corpo. 

E all’encefalo chi ci pensa?  Cosa fai per allenare l’organo che pilota l’intero organismo?

Ciò che si trova all’interno della scatola cranica permette di coordinare tutte le funzioni degli organi e di svolgere le attività che vengono attribuite alla mente.

Facciamo un passo indietro per chiarire brevemente qualche concetto: “encefalo”, “cervello” e “mente” non sono sinonimi. Il primo è l’organo che si trova all’interno del cranio; il secondo è una parte di questo organo e la mente è il pensiero. Di seguito, come spesso succede, verranno usati i termini “cervello” e “encefalo” in modo intercambiabile. 

Allenare il cervello aiuta a generare pensieri funzionali, a rallentare un possibile declino cognitivo, a leggere le situazioni sapendo indossare diversi occhiali, a trovare velocemente le soluzioni di fronte a eventuali ostacoli e, quindi, a migliorare lo stato di benessere della mente. 

Certo non è possibile separare quest’ultima dal corpo: i pensieri influiscono sull’intero organismo e ciò che riguarda il corpo, coinvolge anche la mente. Basta pensare a quanto l’attività fisica, che quasi sempre viene svolta con il solo obiettivo di potenziare la muscolatura o di dimagrire, sia in realtà importante anche per il nostro cervello e, di conseguenza, per i nostri pensieri. 

Ora mettiamo una lente di ingrandimento su come e quando si modifica questo organo incredibile. Il primo aspetto importante da sapere è che il cervello è plastico, ovvero ha la possibilità di modificarsi durante tutto l’arco di vita. I cambiamenti che avvengono sono conseguenti agli stimoli che riceve, all’apprendimento e all’esperienza. Ogni nostra azione è possibile grazie alla comunicazione che avviene tra le cellule del cervello, dette neuroni. Il passaggio di informazioni è permesso dalla creazione di sinapsi, cioè da nuove connessioni tra i neuroni. Quando svolgiamo un’attività, si creano nuove sinapsi che piano piano, grazie all’allenamento, che consiste nella continua ripetizione di quell’attività, andranno a consolidarsi, creando nuove tracce neurali. 

Allenare il cervello significa quindi fornirgli stimoli che permettono di creare sempre nuove sinapsi. Immaginiamo il nostro cervello come una ragnatela: più viviamo esperienze, ci mettiamo in gioco, apprendiamo cose nuove, interagiamo con le persone, più questa ragnatela diventa fitta. Avere una ragnatela fitta significa possedere una riserva cognitiva alta, ovvero un bagaglio di esperienze e di rispettive tracce neurali molto ricco. 

Più connessioni abbiamo, più sarà possibile fare dei ragionamenti funzionali per affrontare le situazioni che ci troviamo di fronte, maggiore sarà il benessere che proviamo. 

Chiariamo questo passaggio con un esempio. Immagina una sfida tra due persone che devono preparare un dolce a tre piani, ricoperto di pasta di zucchero e decorato con un’infinità di fiorellini colorati: entrambe non hanno mai fatto un dolce. Una delle due ha sempre cucinato altre pietanze, ha guardato programmi di cucina, ha fatto un corso per imparare a fare il sushi e ha ascoltato il racconto di un’amica che ha partecipato a un concorso di torte. L’altra non ha avuto nessuna di queste esperienze. Chi delle due vincerà la sfida?

Puoi anche non aver mai preparato un dolce a tre piani, ma se la tua ragnatela è fitta, perché hai fatto molte esperienze e hai sempre allenato il tuo cervello, lui cercherà in tutti i modi di trovare la strategia più adatta per arrivare al risultato. 

Fare esercizio fisico (soprattutto aerobico), vivere una vita socialmente attiva, coltivare le passioni, amare il cambiamento, frequentare ambienti cognitivamente stimolanti e tenere sempre presente l’importanza di avere un cervello allenato, sono degli ottimi alleati per il tuo benessere. 

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