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La genitorialità nelle diverse strutture familiari

Una breve panoramica sulle forme attuali di famiglia.

Essere genitori oggi è una sfida quotidiana per gli adulti, messi costantemente alla prova dallo scenario in continuo mutamento sul piano economico e sociale.


Sono state enormi le trasformazioni sociali e culturali che negli ultimi decenni hanno prodotto mutamenti sia nel clima che nell’organizzazione familiare: il grande cambiamento sociale e demografico ha portato al passaggio da un modello di famiglia, quella nucleare e coniugale, a una molteplicità di forme familiari.


La crisi dell’istituzione del matrimonio, la separazione e il divorzio sono i fenomeni che maggiormente hanno contribuito e tutt’ora contribuiscono all’evoluzione dei diversi sistemi familiari.


La struttura familiare nel corso del tempo ha assunto una maggiore complessità, e il concetto di “famiglia nucleare” composta da padre madre e figli rappresenta ora una delle possibili forme di famiglia.

La genitorialità oggi si declina in diverse strutture, frutto delle scelte degli adulti, che rispondono a necessità organizzative.
Esistono da diverso tempo le “famiglie mono-genitoriali” (composte da un solo genitore e almeno un figlio), quelle che nel passato erano frutto della morte precoce di uno dei genitori, e che oggi, pur essendo un fenomeno non nuovo, sono in aumento. Nascono da scelte volontarie, sia a seguito della crisi del legame coniugale, sia da una decisione di essere “genitore unico”.


La separazione e il divorzio sono eventi che portano a mutamenti del sistema familiare non solo in direzione della struttura monofamiliare, ma anche in direzione di una ricomposizione del nucleo: “le famiglie ricostituite” sono composte da due persone provenienti, entrambe o una solamente, da un altro matrimonio che convivono con i figli nati dall’unione precedente e, se ve ne sono, con i figli nati dalla nuova unione. In questa struttura familiare è richiesto un grande sforzo di negoziazione degli adulti per creare un sistema familiare equilibrato e coerente.


L’istituzione del matrimonio, in crisi da diverso tempo, viene sostituita dalla convivenza, che ci indica che la coppia di adulti ha ritenuto opportuna e ha scelto la modalità “more uxorio” per costituirsi come “famiglia di fatto”. Sebbene in Italia il fenomeno sia meno presente rispetto al resto d’Europa, rimane una forma familiare scelta da molti adulti che decidono di creare una famiglia e avere dei figli.


Il desiderio di avere figli, talvolta può essere realizzato tramite l’adozione: “le famiglie adottive” sono famiglie in cui gli adulti non hanno biologicamente generato i figli, ma sono genitori dei loro bambini e ragazzi nel loro ruolo quotidiano.


Non possiamo poi non prendere in considerazione le “famiglie immigrate”, in cui gli adulti migranti decidono di scegliere il paese destinato ad accoglierli e in cui crescere i loro figli. Questi genitori hanno inoltre un importante altro compito: negoziare e integrare i valori della cultura d’origine con i costumi e le usanze del nuovo paese.
L’incontro tra culture diverse si esprime anche nelle realtà dei “matrimoni misti”, unioni interculturali o interetniche, in cui uno dei due individui è autoctono e uno è straniero.


Non possiamo prendere in considerazione al momento il concetto di “famiglia omossessuale” poiché in Italia la legge vieta l’adozione di figli alle coppie omosessuali, sebbene ci siano poi nella realtà quotidiana delle famiglie “mono-genitoriali” o “ricostituite” in cui adulti omosessuali si occupano della crescita della prole propria e/o di quella del compagno/a.

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