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“Giornata nera”? Facciamo un po’ di luce

“Ho la luna storta”

“Oggi ho una giornata nera”

Ti è mai capitato di giustificare in questi modi delle azioni che, col senno di poi, non avresti voluto fare?

Magari dopo aver litigato con il partner o con un collega, o dopo aver trascorso una giornata a letto, quando avresti dovuto svolgere molte faccende.

Guarda caso quando ci si alza con la luna storta, va tutto male.

Guarda caso quando si ha una giornata nera, succedono solo eventi poco piacevoli.

L’umore non è un’altalena spinta dalle stelle o dalla luna ma è la combinazione delle diverse quantità di vari ormoni, che vengono prodotti dal nostro organismo.

Andiamo un po’ più nel dettaglio.

Gli ormoni sono dei messaggeri, ovvero delle molecole che hanno il compito di attivare precise reazioni all’interno del corpo. Queste sostanze permettono di regolare quasi tutto ciò che fa parte dell’organismo, come: l’appetito, il ciclo sonno-veglia, il metabolismo, il ciclo mestruale, le modificazioni fisiologiche conseguenti a una stimolazione (che abbiamo imparato ad associare alle varie emozioni), l’ansia, l’umore…

Ogni apparato corporeo, organo, tessuto e cellula funziona grazie all’azione degli ormoni. Questi vengono prodotti dall’apparato endocrino, regolato da una regione del cervello detta “ipotalamo”.  

I messaggeri sono moltissimi, ma per il momento ci occupiamo di alcuni di questi.

La serotonina, l’ossitocina e la dopamina sono gli ormoni maggiormente coinvolti nella regolazione dell’umore: più alti sono i livelli di queste sostanze, maggiore sarà la percezione di benessere.

Al primo posto posizioniamo la serotonina, che infatti viene chiamata anche “ormone della felicità”. Alcune attività che ne incentivano la produzione sono: trascorrere e ricordare momenti piacevoli, focalizzare l’attenzione sui traguardi raggiunti, svolgere attività fisica, meditare e assumere alcuni cibi come carboidrati complessi, cioccolato fondente, semi e frutta secca.

Il termine “ossitocina” spesso rimanda immediatamente alla gravidanza, al parto e all’allattamento; la sua azione permette infatti di stimolare le contrazioni uterine e di secernere il latte. Ma non sono le sue uniche funzioni. Questo ormone è presente anche nel maschio, seppur in minor quantità, e costituisce un ingrediente fondamentale nelle interazioni. Un abbraccio di un amico, una carezza di un famigliare, un momento di intimità con il partner permettono la produzione della sostanza in questione, detta anche “ormone delle coccole” o “ormone dell’amore”.

Arriviamo alla dopamina: un ormone coinvolto nel circuito della ricompensa, ovvero un meccanismo che spinge a ricercare un evento a seguito del quale ci si è sentiti soddisfatti. Quando si mette in atto un’azione e si ottiene un risultato gratificante, questa sostanza permette di provare una forte motivazione a mettere in atto nuovamente quel comportamento, portando spesso all’instaurarsi di una nuova abitudine. In questo modo si crea un circolo virtuoso che ci permette di cercare continuamente quell’attività che ha procurato benessere e, di conseguenza, di fare in modo che il nostro organismo produca ormoni coinvolti nella regolazione dell’umore.

A volte non ci si rende conto che nascondersi dietro a frasi come quelle riportate all’inizio, porta a leggere tutte le situazioni che viviamo in quella giornata, focalizzando l’attenzione solo sul bicchiere mezzo vuoto. In questo modo gli stimoli che arrivano al cervello non porteranno al rilascio degli ormoni qui citati ma, al contrario, faranno in modo che la loro produzione venga inibita.

Quando ci sembra che la giornata sia nera, è importante dedicare del tempo ad attività piacevoli, al ricordo di eventi e immagini emozionanti, all’interazione con persone care e magari ad assaporare un pezzetto di cioccolato.

Il primo passo per il buon umore? Avere la consapevolezza che sei tu a decidere in quale verso posizionare la luna.

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